Somatics e dolore fisico: come il movimento consapevole aiuta a trasformare la percezione del dolore

Pratica Somatics — rilassamento e consapevolezza corporea

Articolo di Anna Mosconi per MamYoga

Quando viviamo un’esperienza di dolore fisico, ciò che accade nel corpo non riguarda soltanto la zona coinvolta. Il dolore interagisce con emozioni, memorie e schemi inconsapevoli che modellano il nostro modo di muoverci, di reagire e perfino di percepire la realtà. Nel tempo questi schemi possono irrigidirsi, trasformandosi in limitazioni costanti, soprattutto quando il dolore è persistente o legato a un evento traumatico. Il corpo, o meglio il Soma, crea allora risposte di protezione che diventano abitudini profonde.

Nel linguaggio dell’educazione somatica, il Soma è un organismo vivente, intelligente e sensibile, impegnato in un costante processo di autoregolazione. In questa prospettiva il dolore rappresenta un messaggio, un segnale interno che indica la necessità di protezione o di cambiamento. È un dialogo complesso tra sistema nervoso, memoria corporea e adattamento posturale. Spesso, anche quando il danno fisico è risolto, il corpo continua ad agire come se la minaccia fosse ancora presente.

Thomas Hanna descrive due risposte automatiche fondamentali che si attivano in correlazione al dolore: il riflesso a Luce Rossa, associato a contrazione e chiusura del corpo, e il riflesso del Trauma, che genera deviazioni o rotazioni strutturali. Questi riflessi nascono come sistemi di protezione, ma quando persistono oltre il necessario finiscono per creare rigidità, compensazioni e nuovi dolori. Il corpo impara a irrigidirsi, e senza un intervento consapevole continua a ripetere questo schema anche quando non è più utile.

La pratica del Somatics interviene proprio su questi automatismi. Attraverso movimenti lenti, morbidi e rigorosamente senza dolore, il sistema nervoso viene guidato a riconoscere nuove possibilità. Uno dei principi chiave di Somatics è rimanere nella propria zona di comfort, perché solo così il corpo può smettere di attivare difese superflue e lasciare spazio alla fiducia. Il movimento delicato e consapevole permette al Soma di percepirsi al sicuro e, di conseguenza, di sciogliere tensioni radicate.

La percezione del dolore non è una misura fissa: cambia in base allo stress, allo stato emotivo, alla qualità del riposo e alle memorie sensoriali accumulate. Attraverso la lentezza e la presenza, Somatics favorisce l’attivazione del sistema parasimpatico, permettendo al corpo di entrare in uno stato di rilassamento profondo. Questo passaggio riduce l’iperattivazione nervosa, attenua l’infiammazione e rende il dolore più tollerabile, offrendo un terreno fertile per la guarigione.

Somatics si rivela particolarmente efficace nei casi di dolore cronico. Molte persone vivono in uno stato di contrazione costante che non percepiscono più, fenomeno che Hanna definì amnesia senso-motoria. Una delle tecniche più potenti per lavorare su questo stato è la pandiculazione, un movimento attivo di contrazione e rilascio che “resetta” il tono muscolare restituendo ai muscoli la loro lunghezza naturale. Con la pratica, questo processo riduce la rigidità, migliora la postura e libera il movimento. Spesso, sciogliendo tensioni profonde, migliorano anche sintomi secondari come mal di testa, difficoltà digestive o dolori articolari.

L’effetto complessivo del lavoro somatico non riguarda solo la diminuzione del dolore, ma una trasformazione più ampia. Il corpo diventa più percepibile, più affidabile, più vivo. La persona recupera fiducia nelle proprie possibilità, ritrova fluidità nei gesti quotidiani e sviluppa una relazione più armoniosa con se stessa. Somatics diventa così uno strumento per riportare alla luce il naturale potenziale di movimento e benessere intrinseco del Soma.


Chi è l’autrice

Questo articolo è stato scritto da Anna Mosconi, educatrice ed educatrice Somatics, ideatrice del progetto Radici nel Corpo. Conduce corsi, incontri individuali e di gruppo di yoga integrale ispirato ad ATB e Somatics. Collabora con il centro Matrika Yoga e Natura, con Salvatica APS e con MamYoga.

Anna ama accompagnare le persone attraverso sessioni individuali, sostenendole nell’uscire da stati di dolore fisico e nel ritrovare libertà, fiducia e possibilità di movimento.

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