Il movimento del bacino in gravidanza: lo yoga come linguaggio del contatto prenatale
Il bacino come culla del mondo
Il bacino è il centro vitale in cui la vita si accende e si trasforma. Durante la gravidanza diventa casa, radice, spazio sacro che accoglie e sostiene la crescita del bambino.
Nello yoga in gravidanza, il movimento del bacino non serve solo a sciogliere tensioni o preparare al parto: è una pratica di relazione prenatale. Attraverso il respiro e il movimento, la madre entra in contatto con il bambino, con il suo ritmo e con il suo mondo interiore.
Il movimento che ascolta
Siediti comoda e trova la posizione più adatta al tuo corpo:
- A terra, con le gambe nella posizione della farfalla, sostenuta da cuscini sotto le ginocchia o il bacino; oppure a gambe incrociate.
- Su una palla, con i piedi ben radicati a terra e la schiena libera di muoversi.
Da qui, comincia a disegnare cerchi lenti con il bacino: in avanti, di lato, indietro e poi ancora di lato.
Inspira quando vai in avanti, espira quando torni indietro.
Lascia che il respiro accompagni il movimento e diventi il filo che unisce: unisce te e il tuo bambino, unisce il corpo e la coscienza, unisce la vita che accoglie e quella che cresce.
Il bacino che si fa morbido e accogliente
Con ogni cerchio, senti come il bacino si fa più morbido. Le tensioni si sciolgono e nasce una sensazione di spazio, calore e apertura. È come se ogni respiro dicesse al tuo corpo: puoi fidarti.
Questo spazio che si apre è uno spazio che accoglie: accoglie il tuo bambino, accoglie il suo movimento, accoglie le vostre emozioni che danzano insieme.
Inverti lentamente il giro dei cerchi, lasciando che il movimento diventi un dondolio. Senti come il tuo bambino viene cullato, coccolato, accarezzato da queste onde morbide. È una danza silenziosa tra madre e figlio: la tua presenza diventa nutrimento, la tua calma diventa suono, la tua fiducia diventa casa.
Yoga come relazione prenatale
In questa pratica semplice si rivela la profondità dello yoga prenatale: lo yoga non è solo preparazione al parto, ma educazione alla relazione.
Ogni cerchio del bacino è un messaggio che raggiunge il bambino:
Ti vedo. Ti ascolto. Ti accolgo.
La mamma diventa così parte attiva del mondo interiore del bambino, e il bambino, nella sua saggezza prenatale, risponde, si muove, comunica. È un linguaggio sottile, fatto di respiro, movimento e amore.
Questa è l’essenza dell’educazione prenatale secondo il metodo MamYoga®: un’educazione che nasce dal corpo, dalla presenza, dal grembo che sente.
Conclusione
Ogni volta che pratichi questi movimenti, non stai solo sciogliendo il bacino: stai creando le basi di una comunicazione profonda con tuo figlio. Stai educando alla vita attraverso la relazione.
Questo è lo yoga che accompagna e genera: lo yoga che diventa linguaggio dell’amore prenatale.
Articolo correlato: Educazione prenatale e yoga: come le emozioni materne plasmano la vita che nasce